Comune di Ribera

Il comune di Ribera sorge in una zona collinare, posta a 220 metri sopra il livello del mare. La città si trova fra le vallate del fiume Verdura e del fiume Magazzolo. La citta' fu fondata nel feudo "Piana di San Nicola" nel 1627 da Luigi Guglielmo Moncada, principe di Paternò. Successivo signore della citta' fu Giuseppe di Toledo, duca di Ferrandina che vi trasferisce i vari feudi presenti nella zona, nonché la sede dell'amministrazione. È interessante ricordare che il nome Ribera fu dato al paese nel 1627 dal principe Luigi Moncada di Paternò, che volle omaggiare la consorte Maria Afan de Ribera. Nel 1713 il borgo passò in possesso della nobile famiglia Toledo nella persona di Giuseppe, duca di Ferrandina. Egli si adoperò per apportare al paese un forte sviluppo sia demografico che economico. Successivamente il comune ottenne l'autonomia.

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ProdottiTipici

L'agricoltura è il settore trainante dell'economia riberese. Negli ultimi trent'anni sono state operate profonde trasformazioni che hanno permesso di far diventare fertili terreni un tempo incolti e scarsamente produttivi. Sono nati così i lussureggianti giardini che producono arance, frutta, olive, ortaggi... Molta importanza in questo processo di trasformazione ha avuto la presenza di due fiumi, il Verdura e il Magazzolo. Per quanto riguarda la produzione, il fiore all'occhiello dell'agricoltura riberese sono le arance della qualità Washington Navel, oggi conosciute con il nuovo marchio Riberella. Molto apprezzati i mandarini Clementine e Marzuddi, i limoni e a giugno, pesche, pere ed albicocche. Altro prodotto tipico sono le fragoline. Molto apprezzato è l’olio extra vergine d’oliva.

Turismo A Ribera

Dal punto di vista culturale e paesaggistico, Ribera ha molto da offrire ai possibili turisti interessati ad una visita della citta'. I principali monumenti sono gli edifici sacri e civili fra cui: la casa natale dello statista Francesco Crispi e la settecentesca Chiesa Madre. A pochi chilometri dal centro abitato sorgono le rovine del trecentesco Castello di Poggio Diana costituite da una torre cilindrica merlata e da una torre quadrata. Il castello era stato edificato per volere di Guglielmo Peralta e successivamente fu di propieta' dei Conti di Luna. Grazie alla sua favorevole posizione, esso domina le gole scavate dal fiume Verdura.

Il Monte Sara

Nel territorio comunale di Ribera si può visitare l'Area attrezzata Monte Sara. Tra le innumerevoli varietà di vegetazione ricopre un particolare interesse per gli studi biologici la Palma nana di origine naturale. Panche e tavoli, punti cottura e servizi di ogni genere sono disseminati nel area attrezzata. Utili e decorative sono le fontanelle dalle quali sgorga acqua fresca proveniente da una sorgente naturale.

Località Turistiche Balneari

SECCAGRANDE E' la località preferita dai riberesi, si trova a 9 km dal paese e d'estate si riempie di persone che affollano le spiagge, il lungomare e i locali notturni. Da vedere i giochi pirotecnici musicali in spiaggia del 15 agosto, e la notte dei falò (14 agosto), quando il litorale si riempie di giovani, fuochi e musica.

BORGO BONSIGNORE Costruito durante il periodo fascista, la località è diventata a carattere turistico. Dista da Ribera circa 12 km. La bellezza delle spiagge, la riserva naturale protetta che costeggia il mare, i luoghi incantevoli e incontaminati come "Pietre Cadute" hanno contribuito a renderlo una rinomata località balneare.

Riserva Naturale Foce Del Fiume Platani

La foce del fiume Platani e i terreni adiacenti, costituiscono la riserva naturale orientata. La riserva nel tratto di mare possiede la tipica vegetazione dunale. È nell’interno troviamo Eucalipti, Acacie e Pini, che si sovrappongono a specie arbustive spontanee e una cospicua vegetazione mediterranea. La riserva è stata istituita per tutelare il particolare ecosistema costiero e le numerose specie di uccelli come: l’airone cenerino, il Gabbiano reale,l'Airone rosso e al Falco di palude. Il paesaggio della riserva è completato dalla meravigliosa falesia di Capo Bianco, roccia a picco sul mare, mentre sul pianoro sovrastante si possono ammirare i resti dell'antico teatro greco.

Eventi E Tradizioni

A Ribera, la domenica di Pasqua vengono preparate le statue dell'incontro: Cristo risorto, la Madonna e l'Arcangelo Michele. L'incontro ha una grande partecipazione di pubblico ed è particolarmente suggestivo e commovente. L'incontro tra Madre e Figlio avviene a mezzogiorno, dopo che l'Arcangelo ha corso tra le due statue per portare la notizia. Nel momento dell'incontro la Madonna si libera del manto del lutto, mentre l'arcangelo s'allontana. Il tutto accompagnato dalla banda musicale, da tamburini e scoppio di mortaretti. La Festa Di S. Giuseppe, è molto suggestiva nell’occasione viene allestita la "Stragula", un carro con una torre rivestita di rami d'alloro e varie forme di pane; al suo centro è collocato un quadro di S. Giuseppe. I festeggiamenti sono arricchiti dalle tavolate di S. Giuseppe, dove sono presenti piatti tipici che viene offerto ai Santi, i tre figuranti che rappresentano la Sacra Famiglia.

La Necropoli Di Contrada Anguilla

Le tombe sono dell’ età del bronzo. Sono di due tipi: a grotticella artificiale e a camera. Alcune sono precedute da un "dromos", un corridoio di circa 4 m da dove si accede alla vera e propria tomba. Quest'ultima consiste in una o due camere con volta a cupola (Thòlos), con un gradino sul quale veniva adagiato il defunto e gli oggetti votivi (vasi, anelli, armi, utensili). Sono le uniche Tombe per dimensione e pregio per la Sicilia occidentale.

Francesco Crispi

Figura controversa del panorama politico dell'Italia del XIX secolo, Crispi nacque a Ribera nel 1818. Da Palermo si trasferì a Napoli, dove iniziò ad esercitare la professione di avvocato e a dedicarsi alla politica in chiave antiborbonica. Dopo vari tentativi di sommossa per la liberazione dai Borboni, il suo sogno poté finalmente realizzarsi grazie alla Spedizione Garibaldina da lui in parte organizzata. Crispi fu nominato Segretario di Stato, con l'incarico di provvedere all'amministrazione dell'isola. Nell'agosto del 1887, divenne Presidente del Consiglio. Guidato soprattutto da ambizioni di prestigio personale e nazionale, si caratterizzò per una intensa, spesso smodata, politica coloniale. La violenta reazione scatenata contro le agitazioni dei fasci siciliani e il disastro di Adua segnarono la fine politica di Crispi. Morirà a Napoli cinque anni dopo, l'11 maggio 1901.